C’è una grammatica – che tutti più o meno (!) conoscono – che stabilisce come comporre le parole in frasi corrette (per quanto non garantisca il senso compiuto: io mangio il cielo, per esempio).
Ce n’è un’altra che invece compone pezzi di parola in parole accettabili (chissà se in questo caso si possa controllare meglio il senso prodotto?). Di questa seconda, però, non si trova traccia se non nel sapere delle persone come Donata.
Michele
Ma guarda che non è proprio così. Nelle grammatiche scolastiche più recenti (in quelle scientifiche già da tempo) si trova di solito un capitolo sulla formazione delle parole, che spiega questi meccanismi e ti dà così gli strumenti per giudicare se la formazione di parole nuove corrisponde alla struttura lessicale dell’italiano. Un capitolo così c’è anche in quella a cui ho collaborato qualche anno fa per Bruno Mondadori. Poi certo, ognuno deve usare la testa, perché in quel capitolo non troverà proprio la parola che cerca; ma se trova il meccanismo, è già molto.
Donata
I tedeschi che in questo sono maestri riescono a comporre parole come toilettenbürstenbenutzungsanweisung 😉
Al solito grazie Donata
Io ricordo l’agghiacciante Limite di velocità, non riesco a riscriverlo se non così geschwindigketibeschrenkung che avrà dentro 18 errori.
Geschwindigkeitsbegrenzung 😀 ma sono andato a controllare
Io ho avuto una maestra di tedesco Eccezionale e le parole composte anche quelle chilometriche mi fanno un baffo! 😝 L’ adorerò per sempre.
Supercalifragi… no, no, non credo.
Grazie, Donata 🙂 Sai cos’è che mi frega? Quel “più recenti”: la mia grammatica, invece, vota e ha la patente già da molti, molti anni. 😉
Mi trovo nelle stesse condizioni, grammatica della prima guerra mondiale, combattuta in trincea.