«Tutti quelli che scrivono sono un po’ matti. Il punto è rendere interessante questa follia».
François Truffaut
Post scriptum: da quando abbiamo distribuito le matite per renderli innocui i nostri pazienti scrivono, scrivono, scrivono. Ho letto anche qualcuno dei loro sfoghi: compensano con l’estensione la mancanza di profondità. Nulla di interessante, quindi. Ce ne sono però due o tre, da monitorare con attenzione, che scrivono poco o niente: questi sono i più a rischio per sé e per gli altri, bisognerà sedarli farmacologicamente.
Devo ancora capirlo io se quello che annoto è scrivere. Se non lo è, scrivo poco o niente. Sento già l’effetto dell’iniezione.
Anche leggere è un po’ folle, con tutte le cose che si potrebbero fare…
ZZZ
Pensa chi legge e scrive quanto tempo perde…
Zzzzzzz… gnam… (non mi viene il suono dei passi per andare a fare una passeggiata) 😛
La sedazione riduce al silenzio.
Invece occorre lasciarli liberi nel parco e armarsi di fionda e ricci di castagna. E prendere la mira. Chissà, magari si imparano anche tante parol(acc)e nuove! 😀
Dovrò essere sedato?
Solo all’idea sono tutto sudato.
Sarà meglio che mi metta seduto.
Concordo: meglio seduti e sudati che seduti e sedati.
Tutti quelli che pazziano sono un poco scrittori: il più sta a rendere interessante questa scrittura.
Helgaldo