Teatro dell’assurdo alla Beckett a sei mani, di cui dovresti scrivere il finale

foto_zucche_vasi

ATTO PRIMO

MARINA GUARNERI
«Siamo ciò che scriviamo.»

 

ATTO SECONDO

HELGALDO
«Siamo ciò che scriviamo?»

 

ATTO TERZO

«                                                    »

13 commenti

Archiviato in Trame e personaggi

13 risposte a “Teatro dell’assurdo alla Beckett a sei mani, di cui dovresti scrivere il finale

  1. Giuse Oliva

    No, non lo siamo!

    😛

  2. miscarparo70

    [Due fogli bianchi, in scena, si guardano e guardano il pubblico senza parlare. Una voce fuori campo dice: “E noi alberi paghiamo per tutti!”]

  3. Il foglio bianco, sconsolato, dice all’altro: “sono uno specchio senza riflesso”

    • miscarparo70

      Un foglio bianco, con su disegnato uno specchio, si presenta in scena. Una voce fuori campo dice: “Questo non è uno specchio.”
      Sipario.

  4. ATTO QUARTO

    Un foglio con su disegnato uno specchio e uno specchio con su riflesso un foglio si incontrano per strada

  5. ATTO QUINTO
    Scriviamo ciò che siamo: i primi numeri della Serie di Fibonacci.

  6. “Scriviamo ciò che siamo.”
    Marina e Helgaldo scrivono su un foglio bianco poi lo sollevano mostrando al pubblico quel che hanno scritto.
    (To be continued…)

  7. ATTO SESTO
    Entra il coro:
    Ma se siamo ciò che scriviamo e scriviamo ciò che siamo e se qualcuno ha detto che l’uomo è ciò che mangia, si potrebbe tranquillamente dire che la vita è nutrirsi di scrittura?

  8. miscarparo70

    ATTO SETTIMO

    Fra ttutti quelli c’hanno avuto er posto
    De scritori de tteatro, nun z’è mai visto
    Un atto rugantino, un atto tosto,
    Un atto matto uguale all’atto sesto.
    E nun zolo è da dì che dassi er pisto
    A qualunqu’atto che j’annava accosto,
    Ma a lo specchio je menò pure tosto,
    E nemmanco lo roppe d’anniscosto.
    Aringrazziam’Iddio c’adesso er guasto
    Nun po’ ssuccede ppiù che vienghi un fusto
    D’arimette al palco quel’incrasto.
    Perché nun ce po’ èsse tanto presto
    Uno scritore tarmente ignavo
    De mètte fora l’atto ottavo.

  9. Siete dei grandi commediografi, tutti quanti. Un po’ assurdi forse, ma grandi. Siete tutti scritturati per la prossima stagione teatrale. 🙂

  10. Pingback: Raccontarsi Scrivendo – spagnanews

Lascia un commento