Di matti e di plagi

Sembra che qualcuno copi spudoratamente dai blog di scrittura, elargendo consigli agli aspiranti romanzieri, ma citando senza virgolette e fonti le parole d’altri; e non abbia neppure il pudore di coprire i propri misfatti travestendoli o camuffandoli con parole proprie.

In queste ore alcuni blogger – se ho capito bene quattro – sono stati copiati e incollati da un unico soggetto, che ne ha sfruttato pensieri, opere, soprattutto omissioni, per sua colpa sua grandissima colpa, rendendosi bello agli occhi dei propri utenti nonché aspiranti scrittori, forse per strappar loro qualche euro futuro con un servizio di editing ad hoc.

Come andrà a concludersi questo plagio non si sa. Nel frattempo mi sono chiesto cosa potrei dire di originale su questa faccenda del copia-incolla, qualcosa che nessuno si sia ancora immaginato di dire, una riflessione nuova, autentica, sorprendente.

Da principio non mi veniva niente, allora ho vagato per la rete in cerca di spunti, magari da trascrivere senza virgolette, spacciandoli per miei. Nulla, non ho trovato nulla degno di plagio. Qui si mette male – ho pensato – che post senza qualità è mai questo?

Poi mi sono ricordato di Jimmy Carter, quello delle noccioline presidente Usa negli anni 80, Nobel per la pace – lo sapevate? –, mi sono ricordato che correva in pantaloncini corti nei giardini della Casa Bianca e questo fatto, che un uomo celebre facesse footing in mutande aveva destato un grande interesse nell’opinione pubblica mondiale e sui media.

E poi mi è venuto alla mente che anche Mark Zuckerberg l’ultima volta che è stato a Roma, anche lui uomo celebre quanto un presidente americano, e forse diventerà il prossimo presidente americano dopo Trump, se dopo Trump ci sarà un futuro, insomma mi ricordo che pure lui si è fatto fotografare mentre correva in mutande intorno al Colosseo. E aveva un sorriso di plastica, proprio come quello di Carter in mutande alla Casa Bianca. E questo è sicuramente un plagio.

Direte che sono andato fuori tema. Infatti, proprio così, l’ho fatto deliberatamente. Chi è quel matto che copincollerebbe uno che va fuori tema?

Per questo non mi copiano, un matto è originale autentico.

13 commenti

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13 risposte a “Di matti e di plagi

  1. Michele Scarparo

    Che io sappia non plagiano neppure me, che fornisco esercizi ma non propino soluzioni. Ho un posto (e più di un post) nella Scuola Santa Rosa.

    È ora che faccia due più due e mi autodenunci al primo centro per la sanità mentale che trovo.

    • Tiziana

      Due geni folli.
      Io copio le vostre idee prendendole come insegnamento. Vale lo stesso?
      Perché vedo che va di moda copiare e prendersi i meriti. Poveracci.

      • Tiziana

        P.s. Grazie Hell. Tu mi sei stato utile per una spiegazione. Ho messo il tuo link. Non mi permetterei mai di non citare la fonte.
        Ho i testimoni. 😀

  2. Grilloz

    Viva i matti!
    (anche i miei commenti pare non siano stati copiati, pare)

  3. Sì, sto leggendo questa faccenda tra blogger che frequento. Molto squallida.
    Spero ci siano provvedimenti seri, tanta solidarietà ai copiati, non sono tra questi, del resto pare anche ovvio, sono snobbata da molti. Meno male.

  4. Ma tu le hai scritte le regole per un buon dialogo? Come pubblicare un manoscritto o come scrivere una sinossi?
    E lì è il problema: che se ne fa una casa editrice di uno che parla di letteratura e copia citazioni dai muri di una scuola di matti? 😀

  5. Quindi, se non ha copiato anche me, è perché pure io sono matta?
    Beh, il sospetto ce l’ho sempre avuto… ma vedo che è una bella compagnia! 🙂

  6. Massimiliano Riccardi

    Ma dove è successa questa cosa? A chi?

  7. I matti sono senz’altro meglio dei plagiatori.

  8. Luz

    Da parte dei blogger che sono stati plagiati ci sarebbe da prendere in seria considerazione la possibilità di intentare causa a questa sedicente casa editrice.

  9. Andare fuori tema non è grave. Sarebbe stato peggio se dopo aver spulciato Internet te ne fossi andato in giro in mutande per le strade di Roma!

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